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venerdì 12 aprile 2013

Parcheggiatori abusivi

Sono le 19.16 di un martedì qualunque d'aprile.

Sono in piedi in piazza San Carlo, una centralissima piazza di Torino antistante Porta Nuova, la principale stazione ferroviaria torinese…

Fumo un sigaro aspettando degli amici per andare ad un apericena e guardo le persone che passano prese dalla frenesia del ritorno dal lavoro verso casa. Alcuni approfittano degli ultimi minuti di apertura dei negozi per fare un po' di shopping e tutti corrono.

Le auto sfrecciano sui sampietrini della piazza per poi immettersi in Corso Vittorio Emanuele verso il Po oppure verso la periferia est; il tram 9 emette scintille dal pantografo che risplendono nella luce calante del sole mentre si avvicina alla pensilina. Dal canto loro il 33, 34, 64 e il 58 si alternano alle fermate disposte intorno alla grande piazza in un balletto caotico urlando con i loro potenti motori.

Tutto è in movimento ma c'è una scena che, nei 20 minuti di attesa si è ripetuta più volte… Tre individui dall'aria sciatta, con cappellini anonimi e cappotti logori sono davanti a me e camminano lentamente trascinando i piedi gesticolando alle auto che passano. Ad un certo punto uno chiede urlando all'altro se ha del vino ma l'interlocutore farfuglia qualcosa che non riesco ad udire. Sono parcheggiatori abusivi… Persone che si "guadagnano" da vivere richiamando l'attenzione degli automobilisti verso un posto che potrebbero vedere tranquillamente da soli e per questo "servizio" pretendono un'offerta libera.


In una zona come il centro di Torino dove il parcheggio costa già 2,5€/h ti "chiedono" almeno 50cent e più spesso 1€ e per cosa? Vai a fare una commissione e solo per parcheggiare un'auto paghi 3€ ma poi scatta un'altra riflessione: in 20 minuti hanno parcheggiato almeno 4 auto per ogni parcheggiatore… Quindi 12 auto all'ora… Certo, era un orario di punta e quindi supponiamo mediamente 6 auto all'ora; in 8h di "lavoro" sono 48 auto al giorno; in 20 giorni di "lavoro" sono 960 auto. Se ogni conducente elargisce mediamente 1€ (che vuoi che sia, il prezzo di un caffè…) ecco che il parcheggiatore tira su 960€/mese senza tasse, senza vincoli di orario… Lo stipendio di un operaio medio.

Certo, ci si può rifiutare di pagare l'obolo ma a quel punto devi mettere in conto che sai come lasci la tua auto ma non come la ritroverai… Potrebbe avere una riga lungo tutta la fiancata o magari uno specchietto o un finestrino in frantumi. E allora che si fa? Si paga; come se 2,5€/h di parcheggio non fossero già abbondantemente sufficienti per una veloce commissione in centro.

Non voglio fare il qualunquista: a questo punto sarebbe fin troppo facile chiedersi dove stanno le forze dell'ordine? Oppure altre cialtronerie da quattro soldi sul governo, gli ufo e via cantando. Ma sebbene sia un problema marginale, il parcheggiatore abusivo è un problema con radici profonde e capillare. Certo è che oltre alla mancanza di legalità sulla quale sorvoliamo sempre più spesso (per gli altri ma mai per noi)… oltre al fenomeno estremamente diffuso in ogni grossa città… oltre al pizzo che bisogna pagare… ormai di questi tempi anche 1€ è diventato importante e se si va spesso in centro per lavoro ecco che sommati gli uni sugli altri diventano soldoni.

Ogni tanto qualche pantera o gazzella si ferma, chiede i documenti, fa qualche controllo di rito ma nulla di serio e se ne porta via uno gli altri scappano, scelgono un'altra zona per qualche tempo e vengono rimpiazzati.

Sono le 22.30 di un martedì qualunque d'aprile, ritorniamo alle auto ed i parcheggiatori sono ancora li a sbracciarsi ma con almeno un litro di vino in più in corpo. Uno di loro mi guarda in malo modo quando vede che mi soffermo su di lui ma forse sta solo cercando di capire se esco con l'auto rendendo disponibile un altro posto al prossimo automobilista che potrebbe usufruire del suo "servizio".

Vado via e penso che anche se il loro "stipendio" è equiparabile ad un impiegato medio se dovessero stare male non sarebbero coperti dalla mutua; sorrido per la stupidità del pensiero, ingrano la prima e pigio sul gas verso casa.

martedì 2 aprile 2013

La Tesi nel 2013 con il Cloud

Premessa
E' passato più di un anno dal mio ultimo post su questo blog.
In questi 13 mesi sono successe molte cose, alcune splendide, altre meno; sono uscite dalla mia vita persone che hanno ricoperto ruoli più o meno importanti ma ho anche conosciuto persone nuove e scoperto inaspettate qualità in chi già conoscevo.

Senza dubbio, una delle cose più belle che mi è successa recentemente è il conseguimento della laurea in Ingegneria Elettrica nel mese di marzo 2013.
L'argomento della tesi è stata la ricerca in strumenti di confronto e la comparazione di investimenti differenti: da un lato in impianti fotovoltaici sotto i 20kWp e dall'altro in Titoli di Stato italiani (BTP) e tedeschi (BUND).

In questa occasione mi sono trovato a fare i conti con l'incombenza di scrivere la tesi: quando si affronta questo argomento, l'uso del computer è ormai scontato ma lo stesso non si può dire per l'utilizzo del Cloud computing/storage.
Cloud tradotto letteralmente dall'inglese vuol dire nuvola ma questo termine significa che l'utente utilizza risorse di calcolo o spazio su disco di computer remoti ai quali accede tramite internet con il proprio desktop/laptop o dispositivo mobile (smartphone, tablet, etc...).
Il vantaggio di questa tecnologia è la possibilità di collegarsi alle proprie risorse da qualsiasi punto in cui sia disponibile una connessione e con qualsiasi dispositivo.
Lo scopo di questo articolo è descrivere gli strumenti che ho utilizzato e per quale motivo li ho scelti.

Evernote
Evernote è una applicazione che serve per creare delle note.
Ogni nota può essere categorizzata tramite etichette ed inserita all'interno di taccuini. In poche parole è una sorta di gigantesca raccolta di post-it personali sul web...
Lo slogan di questa applicazione racchiude tre concetti fondamentali: 
  • "Cattura qualsiasi cosa", 
  • "Accedi ovunque", 
  • "Trova le cose velocemente".
Ed è tutto vero!
Il suo punto di forza è la quantità impressionante di applicazioni diverse che possono accedervi. Oltre al browser che possiamo trovare in qualsiasi computer, esistono programmi completi e performanti per Windows, Linux e Mac ma non solo! Anche le app per iPhone/iPad e Android sono estremamente funzionali: ogni postit è quindi sempre disponibile e modificabile qualsiasi sia la tecnologia che si decida di usare o il luogo nel quale ci si trovi.
Esistono anche delle "mini app" per inserire velocemente note nel taccuino principale da smistare in un secondo momento; personalmente mi sono trovato molto bene con QuickEver per iOS che inserisce anche la data di creazione ed il luogo nel quale ci si trova ma la scelta è davvero molto ampia.

Navighi su internet e vedi qualcosa che potrebbe esserti utile?
Sei dal professore che focalizza la tua attenzione su un punto in particolare?
Stai viaggiando in treno e ti viene in mente che potresti sviluppare questo o quell'argomento?
Stai facendo un sopralluogo e vuoi ricordarti dell'albero che è stato tagliato per non creare ombreggiamenti sui pannelli fotovoltaici?
Scatta una foto, registra un appunto vocale o scrivi cosa ti passa per la mente e mettilo su Evernote! Basta con i foglietti volanti che poi rischi di perdere o dimenticare...
Evernote quindi diventa una sorta di collettore di informazioni.
Questo strumento è stato fondamentale nella prima fase della compilazione della tesi; una volta definito l'argomento, infatti, bisogna passare alla raccolta delle informazioni ed avere un "luogo" dove inserire tutto questo materiale rappresenta un bel vantaggio anche perchè, utilizzando questa cloud/app, è possibile stilare una classifica degli argomenti e quindi un indice di massima in un secondo momento.

Remember The Milk
Remember The Milk o, abbreviato, RTM tradotto letteralmente dall'inglese vuol dire "Ricordati il latte".
Anche questo strumento, come Evernote, è una applicazione web ma il suo utilizzo è orientato alla compilazione di ToDo ovvero le "cose da fare".
RTM permette la creazione di liste e per ogni lista una serie di "azioni da compiere" che possono essere integrate con delle note.

Devi ricordarti di chiamare il commercialista per chiedere il tasso di ammortamento annuo degli impianti fotovoltaici?
Devi verificare se l'ultimo impianto fotovoltaico rientra nel III o IV Conto Energia?
Oppure se la percentuale di rendimento dei BTP inserita nel cruscotto si riferisce all'anno o alla fine periodo?
Mettilo in Remember The Milk, fissa una scadenza ed eventualmente posticipala.

A volte mi è capitato di inserire prima una nota "spot" su Evernote e successivamente tramutarla in ToDo su Remember The Milk e questo metodo, alla lunga, ripaga: nulla viene dimenticato...
Il vantaggio di questa applicazione, come nel caso precedente, è la possibilità di utilizzo non solo dal browser del PC ma anche grazie alle diverse app su smartphone e tablet: ciò mi ha permesso in ogni momento di consultare i ToDo ma soprattutto di fissare delle priorità: le priorità sono fondamentali soprattutto se oltre alla tesi si lavora per 8 ore al giorno e si ha una vita sociale nella media: conciliare il tutto non è sempre così facile ;-)

Google Calendar
Google Calendar, per gli amici GCal... come si potrebbe vivere senza?
E' il classico calendario o meglio, un insieme di calendari che confluiscono in una unica visualizzazione: si può creare un calendario 
Lavoro Personale ed ovviamente... Tesi.
In GCal inserivo gli appuntamenti con il professore, le date dei sopralluoghi presso le installazioni degli impianti o gli incontri con lo studio tecnico con il quale ho collaborato.
Diciamo che è uno step successivo a RTM dove si diceva "ricordati di fare qualcosa" ed una volta fissato un incontro lo si inserisce in GCal.
Svolgendo il proprio lavoro per 8/9h al giorno non ci si può permettere di perdere tempo inutilmente: se si organizza un incontro non si può rischiare di arrivare sul luogo ed all'orario concordato e non trovare nessuno per dimenticanza; ecco che GCalendar ci viene in aiuto permettendoci di impostare dei "remind" automatici via mail/sms/popup ai partecipanti. Di solito ne impostavo uno 3gg prima, uno il giorno precedente ed uno il giorno stesso.
L'interfacciamento con lo smartphone/tablet è del tutto trasparente e si integra perfettamente con il calendario nativo sia di iOS sia di Android!
Inserisci un appuntamento su un dispositivo e lo ritrovi immediatamente su tutti gli altri ed online.
Davvero un ottimo strumento!


Dropbox
Ed infine Dropbox, risorsa fondamentale.
E' uno di quei programmi che dopo averlo usato ti chiedi come hai fatto a vivere senza prima... informaticamente parlando, si intende :-)
Questo servizio mette a disposizione gratuitamente 2Gb online (l'equivalente di una piccola chiavetta) ma, con un esborso annuale, si può decidere di ampliare lo spazio a propria disposizione: personalmente ho acquistato 10Gb per essere sicuro di non andare mai in affanno.
Ma a cosa serve esattamente? A fare il backup! L'angoscia maggiore per ogni tesista è che... il PC sul quale risiede la tesi, il materiale e gli appunti si possa rompere... il rischio è di perdere tutto il lavoro svolto!
Ecco che con Dropbox questo problema semplicemente scompare...
Ma come funziona nella pratica? Il servizio richiede una semplice registrazione di un account
sul sito. Successivamente si può scaricare la loro applicazione sul proprio computer o la loro app sul proprio smartphone/tablet e a seguito della installazione verrà creata una cartella (sul PC sarà "My Dropbox" dentro "Documenti") sul dispositivo ed ogni file inserito in questa cartella verrà sincronizzato in automatico su tutti i dispositivi collegati con il medesimo account...
In sostanza, durante la compilazione della tesi ogni nuova simulazione d'impianto, ogni file di excel, ogni documento che inserivo nella cartella "My Dropbox" a casa lo ritrovavo nella medesima cartella "My Dropbox" nel computer dell'ufficio, sul cellulare e sul tablet...
Ma non è tutto: Dropbox permette la condivisione di cartelle con altri utenti che utilizzano lo stesso servizio ed anche questo è stato un ottimo punto di forza: ogni volta che mi recavo nello studio tecnico con il quale ho collaborato (e al quale ho fatto installare questo programma) e si facevano delle simulazioni le inserivamo nella cartella condivisa senza scambi di mail o di chiavette USB, senza il rischio di non ritrovare il proprio lavoro...
Ma se tutto ciò non bastasse, un'altra caratteristica molto interessante di questo servizio è la possibilità di condividere tramite link un singolo file.
Questa funzionalità mi è stata molto utile nell'ultima parte del mio lavoro quando mi son trovato ad inviare al professore gli aggiornamenti della tesi (PDF da 6Mb circa) e la presentazione in Power Point (8Mb circa): in questa fase la email si è rivelata inadeguata (a causa del peso degli allegati) ed è stato molto più semplice inviare un link al documento mano a mano che veniva aggiornato...
Insomma se dovessi cercare uno slogan per questo servizio proporrei "Ridondanza è sinonimo di serenità..." e ne consiglio l'uso spassionatamente.
Ovviamente è una risorsa che può rivelarsi molto utile non solo per la composizione di una tesi ma per la vita privata quanto per la propria professione.

Conclusione
Il Cloud computing/storage è un argomento molto in voga negli ultimi anni. Alcune persone lo usano quotidianamente, altre ne sono spaventate per un discorso di privacy, altri ancora non ne conoscono le potenzialità ma l'utilità dei servizi online sfruttabili dal proprio PC o dai dispositivi mobili che portiamo sempre con noi è innegabile.

L'uso di questi strumenti per la compilazione della mia tesi mi ha aiutato ad organizzarmi, a effettuare i backup, a scambiare dati con altre persone in maniera rapida, sicura e veloce.
Certo, cambiano le tecnologie ma la difficoltà di redigere un lavoro come una tesi rimane invariata. Chissà se nel prossimo futuro inventeremo programmi che ci aiuteranno anche in questo....

Ovviamente tutti gli strumenti visti in questo contesto possono essere usati anche nella nostra vita lavorativa e perchè no... anche personale.

Per il momento spero che questo articolo possa essere utile a chi abbia la necessità di qui a breve di approciare alla stesura della propria tesi: a costoro auguro buon lavoro con il Cloud computing/storage.