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venerdì 3 febbraio 2012

Banca del Tempo

 

Premessa

Oggi molte persone sono convinte che qualsiasi cosa, qualsiasi individuo, qualsiasi evento abbia un prezzo.
La mercificazione da parte dei media di ogni aspetto del nostro viver quotidiano, la crisi imperante che ci schiaccia di giorno in giorno, gli ideali che sfumano come neve al sole anno dopo anno, i reality show sempre più unica "valvola di sfogo" di un pubblico assetato si evasione dal quotidiano ci portano a pensare che il denaro sia l'unica moneta di scambio possibile e conosciuta.
Se cade una casa perchè è stata mal progettata: "qualcuno" pagherà delle multe. Forse.
Uccido una persona: faccio qualche anno di galera e poi mi chiamano in TV quando esco per raccontare l'accaduto e pagandomi più di un anno da operaio.
Non pago le tasse: esistono i condoni.
E, ovviamente, l'elenco potrebbe continuare per ore se non giorni...

Volontariato e scambio di tempo

In questo contesto che non voglio etichettare con aggettivi che di per sè esprimerebbero un giudizio, ci si può "scontrare" con due sacche di fenomeni diversi ma per alcuni aspetti simili.
Sto parlando del volontariato e dello scambio di tempo.
In entrambi i casi si parla di una attività che svolge il singolo individuo al fine di mettere se stesso a disposizione di altre persone ricevendo, in cambio, un accrescimento personale ed un arricchimento non di tipo monetario.
La differenza grossa tra le due tipologie di fenomeni, però, è dovuta al fatto che nel "volontariato" la singola persona mette a disposizione il proprio tempo in maniera unilaterale: egli/ella sarà sempre colui/lei che dona il proprio tempo a favore di altri.
Nello scambio di tempo, al contrario, come si evince dalle parole stesse, la persona mette a disposizione il proprio tempo facendo/insegnando/aiutando ed "in cambio" riceverà il tempo di qualcun altro.
L'attività, dunque, è una sorta di via di mezzo tra il volontariato (del qualche riprende parzialmente lo spirito) ed il baratto (del quale riprende il concetto di scambio ma non la materialità).
Ciascuno dei due fenomeni può (e spesso succede) organizzarsi in gruppi in modo da essere più efficienti e dinamici nell'offerta di tempo oltre, ovviamente, al fine di evitare una anarchia che porti velocemente all'estinzione delle stesse attività.

La Banca del Tempo

La Banca del Tempo, di seguito BdT, nasce proprio in questo secondo contesto.
Esse sono associazioni no-profit dove ogni persona che si iscrive diventa "correntista" e la "moneta" di scambio che verrà utilizzata è, appunto, il tempo.
Ogni correntista può mettere a disposizione poche ore della propria giornata anche poche volte al mese svolgendo attività formative, di intrattenimento o di qualsiasi utilità e, a sua volta,  potrà usufruire del tempo messo a disposizione da altri correntisti.
Le attività possono essere le più disparate: babysitting, corsi di formazione gratuiti, uscte organizzate, visite a musei, residenze etc etc etc. 
Il concetto di BdT nasce a fine anni '90 in Emilia Romagna ed è stato oggetto di studi, tesi di laurea e trasmissioni soprattutto agli inizi del 2000.
Chiunque può diventare correntista, indipendentemente da sesso, età, religione, inclinazioni politiche o sessuali (etc...).
Oggi le Banche del Tempo sono presenti in moltissime città italiane sebbene spesso rappresentino un fenomeno marginale e poco conosciuto.Tra le più importanti sicuramente la BdT di Roma detiene il primato ma sono anche molto attive quelle di Torino e Bari.
Vi cito anche la piccola banca del tempo di Villanova d'Asti di recente costituzione (fine 2010) e della quale sono l'attuale presidente. Essa promuove attività all'interno del territorio che vanno dai corsi per anziani ad italiano per stranieri, dalle visite ai musei e residenze Savoia alle uscite nei campi per osservare le stelle, dalle biciclettate in mezzo ai bochi alle schitarrate tra amici...
Concludo quindi con un pizzico di "pubblicità" e per chi fosse interessato: http://bancatempovillanova.it/