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lunedì 27 ottobre 2008

Feed RSS questo sconosciuto

Lo scenario
Di tanto in tanto ti colleghi ad un sito che fornisce notizie tipo La Stampa o il Sole 24 Ore per leggere le ultime novità, oppure al sito di un fornitore per visualizzare le novità sui prodotti che compri o semplicemente a questo blog per vedere se ho scritto un nuovo post.
Altro possibile scenario: sei il manutentore della intranet aziendale e ogni giorno devi inserire nuove circolari, manuali o moduli e successivamente inviare la mail a tutti i dipendenti del gruppo o a singoli gruppi/individui per informarli che il nuovo documento è disponibile.

Il problema
Il problema che si incontra nel primo scenario è che periodicamente bisogna collegarsi al sito di interesse per controllare se ci sono novità.
Il meccanismo già tedioso di per sè, risulta spesso sconfortante: nei siti che si controlla quotidianamente spesso scartiamo il 70% delle notizie perchè poco interessanti mentre nei siti che controlliamo di tanto in tanto rischiamo di collegarci e non trovare nulla di nuovo perdendo tempo e dimenticandoci dopo vari tentativi andati a vuoto persino di collegarci periodicamente.
Nel secondo scenario, invece, dobbiamo associare al caricamento del documento sulla intranet l'invio di una mail a decine se non centinaia di colleghi con il rischio di sbagliare qualcosa nella ripetitività del gesto e, comunque, perdendo un sacco di tempo.

La soluzione
Il metodo per risolvere entrambi i problemi è l'RSS. In questo modo basta iscriverci al feed RSS del sito tramite un client RSS o fare iscrivere il collega al feed della intranet.
Per fare ciò è necessario che il sito o l'intranet gestisca la creazione di feed e noi dobbiamo iscriverci tramite un client web o un programma stile RSS OWL.
Per l'utente è tutto estremamente trasparente perchè avrà un programma (che bisogna installargli) stile client di posta elettronica come l'immagine qui a fianco dove vedrà apparire una sorta di mail.

Filosofia "push" e "pull"
La filosofia che sta alle spalle di questo ragionamento è estremamente simile alla posta elettronica.
Nella posta c'è un mittente che scrive una mail, la spedisce ad un destinatario e costui tramite un client la scarica sul proprio computer per leggerla. Questo meccanismo si chiama pull (tirare) perchè l'utente scarica, quindi prende, l'informazione dal server.
Nei feed RSS, il mittente è il sito stesso che, nel momento in cui l'amministratore crea un contenuto qualsiasi (l'inserimento di una immagine, di un documento, una notizia...) genera una voce nel feed che viene spinta verso il client RSS installato nel PC dell'utente. Questo meccanismo viene chiamato push (spingere) perchè il contenuto viene recapitato all'utente senza che lui debba fare nulla se non l'iscrizione iniziale.
Una bella comodità!

Aggregatore di notizie
Il client di cui abbiamo parlato fino ad ora si chiama aggregatore di notizie.
Ne esistono principalmente di due tipi: una categoria è costituita di programmi da installare sul proprio PC, un'altra è costituita da siti.
Nel primo caso posso citare RSSOwl che funziona sia su win sia su linux, Sage, Liferea solo per linux.
Per quanto riguarda i client su web ve ne sono a migliaia; personalmente mi trovo benissimo con l'aggregatore di google: Google Reader: l'unico problema è che bisogna avere un account google per potervi accedere.

Cosa è RSS
Oggi RSS è lo standard de facto per l'esportazione di contenuti Web.

I principali siti di informazione, i quotidiani online, i fornitori di contenuti, i blog più popolari: tutti sembrano aver adottato il formato RSS. Gli utenti possono oggi accedere a migliaia di feed RSS: alcuni siti (directory) raccolgono i riferimenti agli innumerevoli feed RSS disponibili sul Web.

RSS (acronimo di RDF Site Summary ed anche di Really Simple Syndication) è uno dei più popolari formati per la distribuzione di contenuti Web; è basato su XML, da cui ha ereditato la semplicità, l'estensibilità e la flessibilità.


Conclusioni
Gli RSS sono una tecnologia aperta utilissima, estremamente facile da usare, solida ed utile.
Molti utenti ancora non la conoscono o non l'hanno mai usata, a mio avviso per l'acronimo un po' ostico.
Personalmente lo utilizzo con moltissimi siti e la faccio usare ai miei colleghi per le notizie ed i documenti della intranet.

martedì 21 ottobre 2008

Dyndns: cosa è e come funziona

La premessa
Lo scenario che può proporsi è questo: hai un PC a casa con una linea ADSL flat.
Vuoi utilizzare questo PC per poterci archiviare i tuoi documenti da recuperare ovunque ti trovi o scambiare file con gli amici (magari molto grandi, dell'ordine dei Gigabyte) o ancora semplicemente utilizzarlo come sistema di backup dall'ufficio o creare un sito web sperimentale con qualche piattaforma di gestione siti o blog...

Il problema
Il problema che si incontra è che ogni macchina facente parte di una rete (ed il nostro PC non fa eccezione anche se non ci siamo mai accorti di questo) ha un indirizzo (detto indirizzo IP) e questo cambia dinamicamente ad ogni sua accensione/riavvio o ogni volta che il provider lo decide.
L'indirizzo IP è un insieme di 4 numeri separati da un punto (es. 192.168.0.11) che identifica un PC o un server all'interno di una rete, sia essa locale (per esempio in un ufficio o azienda) o internet.
Solo conoscendo questo indirizzo possiamo raggiungere i servizi offerti da una macchina.
Certo, nessuno per raggiungere un sito o il proprio motore di ricerca preferito, digita un indirizzo IP ma semplicemente un URL (es. http://www.google.it).
Tale richiesta va ad un server detto server DNS che "trasforma" l'URL in indirizzo IP.
In tal modo noi umani possiamo ricordarci l'URL (molto più semplice da tenere in mente di un insieme di numeri) ed il PC può lavorare più facilmente con i numeri anzichè con le lettere.

Questo ci fa capire che per raggiungere un PC da internet dobbiamo conoscere il suo URL (se questo è registrato su un server DNS) oppure il tuo indirizzo IP.
Per questo motivo non possiamo sapere come "contattare" la nostra macchina da internet perchè non abbiamo un URL associato e l'indirizzo IP cambia dinamicamente.

La soluzione
Se ciò che ho scritto fino ad ora è chiaro, il lettore potrebbe pensare che basta associare l'IP della propria macchina ad un URL comunicando la nostra scelta ad un server DNS.
Purtroppo anche qui c'è un intoppo: il server DNS si aspetta un indirizzo IP statico (cioè che non cambia nel tempo) e non dinamico come nel nostro caso.

Ci sono però dei servizi sul web che risolvono questo problema.
Personalmente utilizzo con soddisfazione DynDNS .

Come funziona DynDNS?
Dyndns si aspetta una registrazione da parte nostra (dobbiamo dirgli che indirizzo vogliamo dare alla nostra macchina. Nel mio caso http://vittoriozuccala.homelinux.net) e l'installazione di un piccolo programmino sul nostro PC (detto client) che gli comunichi a intervalli regolari il proprio ip, assegnatogli dal provider.
Il client si può scaricare direttamente dal sito di dyndns oppure, se si usa un router casalingo, molti di essi ne hanno già uno integrato nel proprio software.

I passi da seguire, quindi, sono:
1) Iscrizione a DynDNS con scelta del dominio esempio miodominio.dyndns.org
2) Configurazione del client sul pc, o sul router (solitamenet chiede login, password e nome del dominio scelto)
3) Configurate firewall e router (se ne avete uno) in modo tale da poter raggiungere effettivamente il vostro pc (in altre parole è necessario che se arriva la richiesta al router, questo la reindirizzi alla macchina interna)!

A questo punto tutto è pronto.
Il nostro PC è raggiungibile da internet.
Ovviamente l'URL è raggiungibile solo se il PC è acceso (se cliccate l'URL della mia macchina scritto sopra non è detto che sia sempre raggiungibile).

Conclusioni
Dyndns
è un ottimo servizio ma una piccola nota di controindicazione riguarda la sicurezza.
Da questo momento la vostra macchina è raggiungibile da chiunque, non solo da voi e per questo motivo dovete seguire alcuni passaggi inerenti la sicurezza. Ad esempio:

  • Installare meno servizi possibili. Se non necessitate di un server web o di posta, non installateli.
  • Possibilmente utilizzate una macchina isolata.
  • Usate password complicate
  • Tenete spenta la macchina se non vi serve (per esempio se nel weekend andate al mare...)
  • Se potete usate un sistema operativo serio (linux sarebbe ottimo. NetBSD sarebbe il massimo)
Seguirà un altro articolo più specifico per la configurazione del router e l'inscrizione a DynDNS.

martedì 14 ottobre 2008

LyX, Latex e Tesi di Laurea

Ebbene si, anche io sono arrivato alla tesi...
Dopo una prima fase di lunghi colloqui con professori ed assistenti segue la raccolta del materiale e prove in laboratorio ma alla fine arriva il giorno fatidico: il giorno nel quale si pensa a buttare giù qualche riga.
Così... giusto per iniziare ad organizzare le idee...

Ho preso in considerazione prodotti come Microsoft Word (scartato perchè secondo me non è fatto per gestire testi lunghi) e OpenOffice (scartato per la gioventù del progetto).

Alla fine, rovistando nel web sono approdato a LyX. Il logo di questo programma fa pensare a qualcosa di poco... affidabile ma i pareri che ho letto in rete sono tutti estremamente positivi e per questo motivo mi è venuta voglia di continuare ad utilizzarlo.
L'approccio che questo software dona ai propri utenti è decisamente differente dai sopra menzionati e la cosa mi ha affascinato.
La filosofia che domina il programma è WYSIWYM (what you see is what you mean) e non WYSIWYG (what you see is what you get); ciò vuol dire che ciò che si visualizza non è proprio cosa si ottiene bensì ciò che si intende...

Questa affermazione che può sembrare criptica è il punto di forza di LyX.
In altre parole una volta creato il testo sarà LyX ad impaginarlo opportunamente e se qualcosa non ci piace nella larghezza dei margini, intestazioni o altro, si può sempre modificarlo in un secondo momento.

E' un approccio decisamente differente da quello che i normali editor di testi ci hanno abituati ma devo dire decisamente potente e funzionale una volta che si è presa confidenza con questo strumento.
La cosa che mi ha maggiormente colpito è la comunità che vi sta alle spalle: estremamente dinamica e disponibile (frequento la mailing list da ormai un mese) ti invoglia a provare questo software senza troppe remore.
Anche la documentazione (in inglese ed italiano) è davvero molto nutrita..

Per quanto riguarda il programma in sé, la funzionalità che mi ha maggiormente colpito è la facilità di scrivere formule matematiche.
Esso, inoltre, permette una veloce esportazione del proprio elaborato in formato PDF.

Prima di terminare questo post vorrei dare un piccolo consiglio a chi, dopo aver letto queste righe, fosse tentato di provarlo.
LyX si basa su un impaginatore denominato LaTeX.
Ciò significa che per poterlo utilizzare appieno bisognerà prima installare questo software.
A questo proposito, coloro che utilizzano linux potranno tranquillamente installarlo con la propria utility (in debian, ad esempio: apt-get install latex) mentre per coloro che utilizzano windows dovranno installare la versione per questo sistema operativo denominata MikTex.

Per ora è tutto; seguiranno ulteriori articoli al riguardo.

Mi presento

Mi presento...
Mi chiamo Vittorio e in rete, se qualcuno ha avuto a che fare con me, mi conosce come nathanvi.
Nathanvi è stato il mio pseudonimo per almeno 11 anni ovvero dal momento in cui sono approdato sul web giostrandomi tra BBS e modem a 14,4Kb/s.

Negli anni a seguire ho gestito un paio di blog ed un mio sito. Il taglio che davo era strettamente personale: foto delle mie gite o della moto, piccoli pettegolezzi e considerazioni personali...
Proprio per questo motivo, dato che i trenta anni
sono ormai alle spalle da tempo, ho deciso di far "spirare" il mio vecchio dominio e dedicarmi a cose meno personali e, spero, più interessanti per chi legge.

In questo blog voglio mettere le mie scoperte in campo informatico e/o matematico, recensioni di programmi usati e piccoli trucchi.
Non voglio fare guide e nemmeno manuali ma dare un piccolo contributo alla comunità sul web e perchè no, aiutare la mia memoria ormai in fase calante anche a distanza di tempo ;-)